Sassoli: a Strasburgo l’omaggio Ue e di Letta. I suoi valori in una rosa bianca

Memorial ceremony for President David Maria Sassoli

Bruxelles, 17 gen. (LaPresse) – Un’aula al completo, con tutti i big delle istituzioni europee, dai membri della Commissione europea al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, a quello francese, Emmanuel Macron. Oltre al premier Mario Draghi e al ministro Luigi Di Maio. Un coro unanime quello che si è radunato nel ricordo di David Sassoli che non si vedeva da tempo.

“Il sorriso, gli occhi, la parola. Con questo trittico voglio iniziare questo discorso in memoria di David. Il sorriso – il suo; occhi – quelli degli altri; la parola – di quelli che non hanno voce”. È stato l’incipit del discorso del segretario del Pd, Enrico Letta, a cui è stato affidato l’elogio funebre a inizio cerimonia.
“Proprio in questi giorni – ha continuato l’ex premier – si sono moltiplicate le voci di chi pensa che proprio David sarebbe stato quel Presidente da eleggere. La lezione che traggo è che la politica deve sapere guardare oltre: oltre l’apparenza e l’immediatezza. E fare scelte coraggiose. Perché quella scelta che appare ovvia ai più, oggi che David non c’è più, ieri non lo appariva”.

Un vuoto quello lasciato dall’ex presidente del Parlamento europeo che va riempito con l’impegno a continuare sulla sua strada. “Tu te ne vai, caro David, ma è compito nostro restare fedeli agli impegni a cui tenevi. Tu hai fatto la tua parte ben al di là” del dovuto, “una parte di te resta in ognuno di noi. Noi siamo ispirati dal tuo esempio”, ha affermato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. “Ispiravi rispetto, per la tua persona, calorosa, semplicemente sorridente e decisa”, ha sottolineato ricordando il “sorriso che era il suo marchio di fabbrica” un sorriso che “non mentiva, parlava molto delle tua anima, delle tue convizioni, sincere e solide, della tua forza e dei tuoi dubbi”.

Memorial ceremony for President David Maria Sassoli.

“Era convinto, carismatico, deciso, determinato a ribadire il suo attaccamento all’Unione europea. Era un uomo lungimirante, con una visione ampia per tutto il continente. Con un senso di riconoscenza ricordo il suo triplo mandato europeo”, ha ricordato il presidente francese, Emmanuel Macron, che ha definito l’ex guida dell’Eurocamera “un architetto illuminato” e ricordato “la decisione di aprire le porte del Parlamento europeo alle persone più fragili, alle donne, durante la pandemia”.

Grande assente la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che è dovuta tornare a Bruxelles dopo aver appreso che il suo autista è risultato positivo al Covid. La presidente dell’Esecutivo Ue ha postato su Twitter una foto con una rosa bianca. “Questo fiore – ha scritto nel discorso che non avrebbe dovuto pronunciare – significava molto per David. Da giovane studente a Roma, ha guidato un gruppo giovanile chiamato ‘La Rosa Bianca’, ‘die Weiße Rose’, in memoria dei coraggiosi giovani tedeschi che hanno combattuto contro i nazisti. Persone come loro erano modelli per David Maria Sassoli. I loro valori erano i suoi valori: antifascismo, democrazia, rispetto della dignità umana. E David ha combattuto per questi valori per tutta la vita”.

Memorial ceremony for President David Maria Sassoli

“È stata questa passione per l’Europa e la democrazia a guidarlo nel suo lavoro quotidiano di presidente del Parlamento europeo. Ecco perché era così desideroso di proteggere la democrazia e lo stato di diritto in ogni singolo paese della nostra Unione”, ha continuato von der Leyen, evocando la sua lotta “per trattare i migranti con dignità e solidarietà e per mettere sempre la vita umana al primo posto”. E l’impegno che “da devoto cattolico” l’ha portato a sostenere i diritti Lgbti. Infine il ricordo personale di quando assieme a Sassoli si recò a visitare l’ex campo di concentramento di Fossoli: “David Sassoli aveva un legame speciale con quel luogo. Dopo la guerra, un uomo di nome David Maria Turoldo, un frate cattolico che si era unito alla Resistenza, trasformò il campo di concentramento in un ricovero per orfani di guerra. David Maria Sassoli fu chiamato così da lui. È stato un momento molto toccante per me”.

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