Ucraina: attacco hacker a Kiev, Ue e Nato in soccorso.
Borrell, momento spartiacque per Ue

From left to right: Josep BORRELL FONTELLES (High Representative of the EU for Foreign Affairs and Security Policy, EEAS), Jean-Yves LE DRIAN (Minister for Europe and for Foreign Affairs, France) – Copyright: European Union

Bruxelles, 14 gen. (LaPresse) – L’attacco informatico alle istituzioni dell’Ucraina piomba nel pieno delle tensioni con la Russia. Con le indiscrezioni che arrivano da Washington di un imminente attacco russo nell’Est del paese da sferrare non appena Mosca trovi un pretesto. Non ci sono prove che dietro l’incursione ai siti governativi ci sia la Russia, ma c’è una certa probabilità che ci sia lo zampino di Mosca, ha fatto notare l’Alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell, a margine del Consiglio informale dei ministri degli Esteri Ue. Ferma la condanna sia dell’Unione europea che della Nato, le quali hanno offerto aiuto tecnico e sostegno politico a Kiev. Questo non sarà “l’ultimo attacco del genere”, ha notato Borrell. E l’Ue è pronta a inviare i suoi esperti delle unità cyber di intervento rapido non appena richiesto. Mano tesa anche dal segretario generale della Nato. Jens Stoltenberg, che ha annunciato un accordo con Kiev su una cooperazione informatica potenziata, che include l’accesso dell’Ucraina alla piattaforma di condivisione delle informazioni sui malware della Nato. “Gli esperti Alleati nel Paese stanno anche sostenendo le autorità ucraine sul terreno”, ha affermato Stoltenberg.

Dall’incontro dei ministri degli Esteri dei 27 esce ancora una volta rafforzata la duplice posizione, dell’apertura al dialogo da una parte, e della fermezza, dall’altra, in caso di aggressione da parte di Mosca al vicino partner. E la risposta, che avrà “conseguenze enormi e costi elevati” include “misure restrittive che saranno adottate in coordinamento con i nostri partner”, ha detto il capo della diplomazia Ue nella conferenza stampa al termine della riunione a Brest, in Francia. Misure che sono già in preparazione, fa sapere Borrell. “Respingiamo il tentativo russo di costruire una sfera di influenza in Europa – ha affermato -. Non si può riscrivere la storia, non si può tornare indietro nel tempo”. E per farlo è fondamentale, però, che l’Unione europea si faccia trovare unita sia nei negoziati, sia in caso di conflitto, quando sarà il momento di emettere le sanzioni.

Joint family photo Foreign Affairs and Defence Ministers – Copyright: European Union

E non è un dettaglio visto che a vari livelli gli Stati membri intrattengono relazioni, soprattutto commerciali con Mosca, e la Germania si appresta a inaugurare il gasdotto Nord Stream 2. “Le circostanze attuali richiedono la più forte unità di sempre”, è l’avvertimento di Borrell, che respinge al mittente l’accusa di un’Europa tagliata fuori dai negoziati. Mosca aveva chiesto colloqui con gli Usa, poi c’è stato il Consiglio con la Nato. Erano riunioni bilaterali – ha detto – ma l’Ue ha sempre avuto una perfetta collaborazione con Washington e la Nato, con più di 100 contatti nelle ultime settimane, e la garanzia che “l’Europa sarà presente” nella trattativa diplomatica. Il problema è un altro: che i russi non sembrano voler continuare troppo nei negoziati, ha rimarcato l’Alto rappresentante.

Intanto le notizie che trapelano dagli Stati Uniti parlano di un possibile attacco imminente. Secondo informazioni di Washington riferite da un funzionario Usa alla Cnn, la Russia starebbe escogitando un pretesto per l’invasione dell’Ucraina attraverso un’operazione condotta da un gruppo di agenti sotto falsa bandiera nell’est del Paese. “Siamo in un momento spartiacque – ha ammesso Borrell – un momento critico che sarà una prova per l’Europa di poter agire come attore politico”.

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